Presidente della Repubblica: Come avvengono le elezioni e quali novità per gli elettori positivi o in quarantena

  1. Quando comincerà l’elezione del Presidente della Repubblica?
    Alle ore 15 del 24 Gennaio, in palazzo Montecitorio, si riuniranno i 1009 grandi elettori chiamati a votare il tredicesimo Presidente della Repubblica, massima carica istituzionale del nostro paese, dotato di poteri formali e sostanziali (artt. 87 e 88 Cost.) tra cui quello di nominare il Presidente del Consiglio dei ministri, di rinviare una legge alle camere con messaggio motivato, di rifiutare la firma di un decreto legge, e molto altro.
  2. Chi convoca la seduta e chi vi partecipa?
    Alla seduta pubblica, convocata dal Presidente della Camera dei deputati, parteciperanno i 321 senatori, 630 deputati e tre delegati per ogni Regione (eccezion fatta per la Valle d’Aosta con un solo delegato) per un totale di 58 delegati.
  3. Come si svolgeranno le votazioni?
    Si voterà 50 alla volta, cominciando dai senatori che voteranno fino alle 16.40, poi toccherà ai deputati dalle 16.41 (fino alle 19.23) e infine ai delegati regionali dalle 19.24.Ogni votazione comincia con la chiama, per cui ogni elettore è chiamato a votare al centro dell’aula, riceve la scheda dal commesso e a quel punto entra in cabina. Una volta uscito, l’elettore deposita la scheda nell’urna. Alla fine di tutta la votazione, il Presidente della Camera legge in aula i nomi dei candidati.
  4. Cosa NON è permesso durante la seduta?
    Nel corso della seduta, non sono ammessi interventi volti a proporre candidature o a esprimere dichiarazioni di voto. Sono, tuttavia, consentite le interruzioni per il dialogo tra i partecipanti al voto.
  5. Il Presidente della Camera è tenuto a dare lettura di tutte le schede?
    No, durante lo spoglio il Presidente non darà lettura delle schede identificabili come nulle. I voti espressi a favore dei candidati che raccolgono un numero di preferenze inferiore a due, verranno considerati dati per dispersi. Attualmente, non è stata ancora decisa la modalità di lettura. Le soluzioni sono due: lettura del solo cognome o dell’intera dicitura sulla scheda (misura ritenuta utile per scoraggiare i franchi tiratori).
  6. Quanti voti servono per diventare Presidente della Repubblica?
    In base all’art. 83 Cost., sarà eletto colui o colei che, nei primi tre scrutini, otterrà la maggioranza dei due terzi dei componenti l’Assemblea (673 voti su 1009). Dal quarto scrutinio in poi sarà, invece, sufficiente la maggioranza assoluta (505 su 1009). Può succedere che l’elezione avvenga con un solo scrutinio (come per gli ex Presidenti Cossiga e Ciampi) o con più di quattro. Nel 1971, l’elezione di Giovanni Leone dovette affrontare ben 23 votazioni. Gli ultimi due sono stati eletti con maggioranza assoluta al quarto scrutinio.
  7. Quanto dura la carica del Presidente della Repubblica?
    Dopo aver giurato fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione dinanzi al Parlamento in seduta comune, il Presidente assume le funzioni che eserciterà per un periodo di 7 anni. 
  8. La situazione pandemica cambierà le regole?
    In data 19 gennaio 2022 la Camera ha approvato con 349 favorevoli gli ordini del giorno che impegnano (politicamente) il Governo a rimuovere gli ostacoli al voto per i “grandi elettori” positivi al Covid o in quarantena. Attualmente, infatti, la normativa vigente impedisce lo spostamento a quanti si trovino nelle predette condizioni e la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso dei cinque parlamentari no vax che risiedono sulle isole, impossibilitati a raggiungere Roma senza super green pass. La Corte ha precisato che “non sussiste alcuna violazione delle prerogative costituzionali dei parlamentari” e che “l’esercizio di voto deve essere garantito dai competenti organi delle camere”.
  9. Quali proposte sono state avanzate per grandi elettori positivi e asintomatici?
    L’allestimento di un albergo adiacente a Montecitorio, adattato a Covid hotel, dove far soggiornare e votare gli elettori positivi e asintomatici (c.d. voto a domicilio – in tal caso spetterà alla Camera organizzare il seggio in virtù dell’autodichia); – la predisposizione di ambulanze per il trasferimento a Roma e gli spostamenti dal luogo di soggiorno alla sede di votazione, con la creazione di percorsi protetti interni a Montecitorio che portino a un seggio realizzato nel cortile della Camera o in una tensostruttura. Questa seconda soluzione dovrebbe essere integrata dal c.d. voto a fine scrutinio (far votare gli elettori positivi o in quarantena solo alla fine di ogni scrutinio). Infine, stante la bocciatura dei ricorsi da parte della Consulta, dovrebbe ritenersi la deroga al Super green pass per i soli grandi elettori.Nota per le elezioni del 2029.
    È interessante evidenziare come, alle prossime elezioni del 2029 (o prima in casi di interruzione), il numero dei parlamentari sarà ridotto a 600. Una riduzione che, a ben vedere, non è stata estesa anche al numero dei delegati regionali chiamati a votare, così ponendo le basi per un effettivo squilibrio in sede di votazione cui bisognerà far fronte prima delle prossime elezioni.

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