Lunedì 16 maggio la Camera ha svolto la discussione generale del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi Ucraina, sul quale il governo ha posto la questione di fiducia nella seduta di martedì 17 maggio; in apertura di tale seduta, inoltre, l’Assemblea ha respinto la questione pregiudiziale presentata dall’opposizione al provvedimento.
Mercoledì 18 maggio, una volta votata la questione di fiducia posta dal Governo, è seguito l’esame degli ordini del giorno presentati.
Nella seduta antimeridiana di giovedì 19 maggio il Presidente del Consiglio dei ministri ha svolto una informativa urgente del Governo sugli ulteriori sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina. E’ seguito un dibattito cui ha partecipato un rappresentante per gruppo.
Al termine, la Camera ha approvato in via definitiva e con 336 voti a favore e 51 contrari il decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, recante misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina, già approvato dal Senato.
Il decreto legge interviene per contrastare gli aumenti dei prezzi causati della crisi ucraina e vengono prorogate all’8 luglio le agevolazioni già previste dal taglia-prezzi sulle accise per i carburanti. Nel passaggio al Senato è stato fortemente rafforzato il capitolo golden power sia con una sua estensione alla costituzione di imprese nei settori previsti, sia con la sua applicabilità alle concessioni a partire da quelle idroelettriche.
Tra le novità introdotte, si segnala il bonus carburante di massimo 200 euro, esteso dalle aziende a tutti i datori di lavoro privati e i crediti d’imposta per le imprese volte a fronteggiare il caro-energia.
Sono poi state introdotte misure di semplificazione della procedura di autorizzazione per la installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica nonché, per la posa della fibra, la possibilità per gli affidatari di poter procedere ai lavori avvalendosi di società controllate direttamente o indirettamente anche in deroga a eventuali clausole convenzionali.