Breve guida all’approvazione della Legge di Bilancio. Come avviene e perché è così importante.

A breve, il Parlamento approverà la legge di Bilancio, ovverosia quel documento contabile con il quale autorizza in via preventiva il Governo alla spesa programmata per il periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre (c.d. anno finanziario).

Si tratta di un atto fondamentale poiché permette di cristallizzare, da un lato, il rapporto di fiducia tra l’esecutivo e il legislativo – il Governo e il Parlamento devono essere d’accordo sugli obiettivi da perseguire e sulle spese che a tal fine è necessario sostenere; dall’altro, la fiducia tra il nostro paese e l’Unione europea, in quanto il bilancio di ogni Stato membro deve rispettare i parametri sul disavanzo pubblico stabiliti a livello sovranazionale1.

Il documento in questione deve essere approvato entro il 31 dicembre e dovrà contenere le entrate che lo Stato prevede di realizzare e le spese che intende sostenere durante l’anno finanziario; insomma, come lo Stato intende distribuire il carico tributario (previsto) per la realizzazione degli obiettivi (individuati).

Il valore politico della Legge di bilancio è immenso perché rivela la direzione politica che lo Stato intende realmente prendere e come questa influenzerà l’economia generale.

Dal 2016, il ciclo di approvazione del Bilancio dello Stato richiede che gli obiettivi di spesa individuati dai singoli Ministeri siano specifici e proporzionati alle risorse disponibili.

  • Tanto fin qui premesso, quella che segue è la strada che porta all’approvazione della legge di bilancio: Su proposta del MEF, il Governo presenta al Parlamento il c.d. Documento di Economia e Finanza (Def), un documento all’interno del quale viene riportata la strategia economica e di finanza pubblica che il paese intende attuare. Al Def vengono poi allegati tutta una serie di ulteriori documenti tra cui, ad esempio, gli eventuali disegni di legge collegati alla manovra di finanza.
  • Una parte del Def (Programma di Stabilità2 e il Programma Nazionale di Riforma3) viene trasmesso alle istituzioni europee (Consiglio dell’Ue e Commissione Ue) per consentire a quest’ultime di accertare che quanto previsto dalla futura legge di bilancio italiana rispetti i parametri stabiliti dall’Ue.

  • In ragione di eventuali variazioni economiche e delle valutazioni su PS (Programma di Stabilità) e PNR (Programma Nazionale di Riforma) effettuate dall’Ue, il Governo rivede il Def ed entro il 27 di settembre presenta la Nota di aggiornamento Def (Nadef)4.

  • A partire dal 27 settembre comincia la fase della c.d. sessione di bilancio, un periodo durante il quale il Governo prepara il disegno di legge di bilancio ed entro il 20 ottobre lo presenta al Parlamento. Quest’ultimo è tenuto a “revisionare” gli stanziamenti ivi stabiliti.
    Il D.D.L. di bilancio consta di due sezioni: l’una indicante le cifre destinate alla realizzazione degli obiettivi individuati nel Def e Nadef; l’altra, relativa agli effetti finanziari di tali manovre.

  • Prima della effettiva assegnazione del ddl, il Presidente di ciascuna Camera effettua un esame preventivo del testo e, informando l’Assemblea, dispone lo stralcio di quanto risulti estraneo al testo.
    E’ in questa fase, quindi, che le commissioni parlamentari competenti effettuano una prima disamina del testo, senza procedere a votazioni ma solo a fini conoscitivi.

  • Dopodiché, il testo viene assegnato alla Commissione Bilancio per l’esame generale, mentre l’esame specifico delle singole parti del testo va alle commissioni competenti per materia.
    Per ragioni di celerità e certezza, l’esame deve essere concluso nel rispetto di opportune scadenze: per la Camera, è di 45 giorni (decorrenti dalla data di effettiva distribuzione del disegno di legge); per il Senato, la scadenza è di 35 giorni. All’esito, ogni commissione redige una relazione sulla specifica materia di competenza che verrà successivamente allegata alla relazione generale redatta dalla Commissione Bilancio.

  • A questo punto, la Conferenza dei presidenti dei gruppi pianifica la discussione generale sul ddl, il quale deve essere approvato entro e non oltre il 31 dicembre.
    Il mancato rispetto di tale termine comporta il c.d. esercizio provvisorio, ovverosia una fase di gestione temporanea (al massimo quattro mesi) e limitata da parte del Governo. Quest’ultimo sarà autorizzato a spendere, ogni mese, solo un dodicesimo di quanto previsto dal progetto di bilancio per ogni mese5.

  • Approvata la legge di bilancio da entrambe le Camere, questa passa al Presidente della Repubblica per la promulgazione e la controfirma del Presidente del Consiglio e dei singoli Ministri. Dopo quest’ultima fase, la Legge di Bilancio viene inserita nella Raccolta Ufficiale delle Leggi e dei Decreti e pubblicata in Gazzetta Ufficiale https://www.gazzettaufficiale.it/

1 A partire dal 2011, la programmazione economica nazionale deve essere coordinata con il semestre europeo, cioè la procedura con cui l’Ue monitora i bilanci nazionali. Prima dell’inizio del semestre, la Commissione pubblica: la c.d. analisi annuale della crescita, concernente le priorità politiche europee individuate per l’anno successivo, nonché una relazione sugli sviluppi macroeconomici dei singoli Stati Ue. A seguire, la Commissione trasmette agli Stati dell’Eurozona il progetto di raccomandazioni politiche necessarie per evitare il superamento dei parametri del 3% e del 60% (c.d. disavanzo pubblico eccessivo). E’ evidente che tutto ciò influenza e condiziona le scelte di politica economica del nostro paese.

2 Il PS contiene quanto richiesto dai regolamenti Ue e dal Codice di condotta sull’attuazione del patto di stabilità e crescita al fine di ridurre il debito pubblico.

3 Il PNR contiene le priorità del Paese, l’analisi degli squilibri macroeconomici e lo stato delle riforme già avviate.

4 E’ contestualmente alla Nadef che viene presentato un rapporto valutativo sugli incassi conseguiti nel contrasto all’evasione fiscale e contributiva;

5 Dal ’48 ad oggi, in Italia ci sono stati ben 33 casi di esercizio provvisorio.

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